Il Vintage è una tendenza che mai passerà di moda. A quante di voi non è mai capitato di portare un capo delle vostri madri e di apprezzarlo molto di più rispetto al jeans strappato che il mercato ci offre oggi? Vivendo in un contesto in cui il vero dominatore è il “Casual Chic”, il Vintage tende ad essere banalmente tradotto con “vecchio, antico”. Niente di più falso. Oggi non parleremo di jeans, parleremo di abiti da sposa, di femminilità, di esuberanza mista a classicismo romantico.. È giunta l’ora di sfatare il falso accostamento del Vintage “vecchio” e di associarlo al suo vero animo femminile intramontabile. In breve, oggi parleremo di:
REVIVAL VINTAGE
Seguendo la logica del comune significato del termine, la sposa vintage per eccellenza dovrebbe porre l’accento o, comunque, effettuare un palese richiamo alla moda d’epoca. L’abito si deve differenziare e contraddistinguere dal generico per le sue doti di irripetibilità e irriproducibilità ma mantenendo i medesimi elevati standard qualitativi della nostra epoca. In questo si esprime il Revival Vintage.
Il richiamo all’affascinante tradizione sartoriale, come la storia del costume ci insegna, unito alla sapiente artigianalità del “fatto a mano”, sono le prerogative imprescindibili di un abito da sposa esclusivo! Ma come riconoscere un abito dal cosiddetto “Revival Vintage”? Il segreto sta nei dettagli! Impariamo a riconoscere qualcuno:
Sagomature marcate, cartamodelli costruiti su linee dritte per assicurare la giusta linea della silhouette. Nessun taglio obliquo, nessuna stondatura perché la sposa vintage deve sentirsi avvolta in tutta la sua femminilità dal suo capo. Linee sagomate non fanno rima con volgarità. Nessun estremismo infatti, perché l’aderenza del tessuto viene generalmente offuscata da un consistente utilizzo di pizzi, francesi o chantilly che siano. Il tutto raffinatamente rifinito in bordure di macramè culminanti in frange di seta. Il capo revival non conosce il duchesse della classica sposa. Predilige le organze, le sete, i rasi, i taffetà. Tutte tramature facilmente accostabili a decori e applique di ogni genere.
L’ABITO FA IL MONACO
Un design e una confezione estremamente artificiosa che alla lunga si discosta da ciò che un noto proverbio afferma: “l’abito non fa il monaco”. In questo caso noi siamo contrarie! Si tratta di un vero e proprio manufatto che non tutte possono portare. Si esige cura, garbo, sottigliezza nella postura che si addicono solo a una donna disinvolta e consapevole dell’arte che indossa.